Francesca:
I rumori e le voci forti, anche litigiose, entravano dalla
finestra, poi è diventato "quel suono forte del silenzio" e sono
arrivate le parole di una preghiera classica, che da molto tempo non mi
capitava di sentire o pensare: Padre nostro che sei nei cieli... venga il
tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra... L'unione di
tutti i cuori è nel progetto comune che con umiltà portiamo avanti, sapendo che
c'è Chi è superiore a noi. Mi conforta sapere che non siamo soli e che altri
gruppi "intendono" queste parole non nel modo classico cattolico, e
li ho sentiti.
Chi sa tacere puo sapere. La Verità non è del mondo tangibile
e non si esprime con parole.
80 - … chi considera lo Spazio come vuoto non
può conoscere la vita possente che si esprime nel silenzio come suprema Parola
cosmica, né l’invisibile come Occhio universale. La legge del Cosmo è
inviolabile e persino l’uomo ha riconosciuto la Voce del Silenzio. Dove le
parole sono insufficienti, la voce del cuore afferma il silenzio. Nel silenzio,
il Cosmo esprime il linguaggio del cuore, e se ne può udire la Voce.
Sensibilità e vigilanza favoriscono l’ascolto della Voce del
Silenzio. La bellezza del Cosmo appare nel silenzio. La bellezza del silenzio
si palesa in tutte le migliori manifestazioni della vita.
Imparate ad ascoltare il silenzio! È l’infinità del Cosmo che lo
crea.
81 - Anche la trasmissione del pensiero
avviene nel Silenzio. Noi vi ricorriamo sovente. Prima di formulare e compiere
il pensiero, Noi inviamo un raggio di Silenzio. Questi raggi causano quei
dolori sacri nel Calice.
Ci sono raggi inviati nel cuore, invisibili e impercettibili.
Sono i più penetranti; e l’organismo li deve assimilare. Dapprima causano
angoscia, e tuttavia sono come Fuoco puro. Chi trasmette prova una gioia
suprema, e a chi riceve accade lo stesso, dopo l’assimilazione. Nei Misteri più
sacri, erano chiamati “Agni Invisibilae”. Ricordatelo!
82 - Il Fuoco cosmico e le sue energie, che
tutto pervadono, dimostrano affinità in ogni cosa, non solo per gli elementi e
per le loro combinazioni. In verità, l’affinità delle vite predestinate è
grande, e l’Essere e l’Infinito causano sia le funzioni di ogni elemento che le
funzioni vitali di qualsiasi combinazione. L’impulso dell’energia cosmica
presente nei vari elementi ne assicura la partecipazione all’eterno processo
creativo. L’affinità degli elementi può far concepire possibilità illimitate.
La conoscenza di come funzionano l’affinità e gli elementi
universali in rapporto all’organismo umano farà dell’uomo un collaboratore del
Cosmo. L’esistenza dell’affinità cosmica è la più bella pagina della vita. Lo
studio delle proprietà degli elementi nei confronti dell’umanità porta alla
scienza elevata dell’armonia, che i mondi superiori conoscono.
Se agli elementi si prestasse la stessa attenzione che a molti
altri fenomeni della vita, ancor prima della spiritualità si saprebbe definire
il puro principio vitale. Lo sforzo di comprendere l’affinità degli elementi
darà gioia all’esistenza. Fatelo, dunque!
83 - Per affinità, lo spirito ritrae in sé tutta la gioia e
riflette un intero arcobaleno. L’affinità cosmica predispone una fusione per
ogni singolo atomo. Ma la legge più alta, la legge sacra, non è per i molti.
Sui mondi lontani la legge del Cosmo afferma questo Sacramento nelle funzioni
superiori di organismi raffinati.
La vibrazione del seme dello spirito ne guida l’affermazione e,
aggiungo, in modo infallibile. La bellezza dell’unione apre la via al pensiero.
Nel seme dello spirito vivono bellezza e conoscenza. La natura dell’unione
superiore attesta l’esistenza di mondi migliori. La più fulgida figurazione di
benessere terrestre non è che pallida ombra di fronte alla gioia dell’unione
cosmica.
Il massimo di potenza creatrice si consegue quando il suono
irradia e il colore suona. Allora le sfere vibrano in un’armonia superiore.
Questo Sacramento mostrerà il Principio supremo. Ma lo spirito aspira, e il
principio non sarà che una cognizione migliore.
(Agni Yoga, Infinito I)
Chi non sa allontana le parole - anche quelle più sacre, come “Signore”, “Padre Nostro”, “Figlio”, “Spirito Santo”, etc. - dalla Verità. Pulire
il piano mentale dalla porcheria umana è un debito karmico. Il metodo
della pulizia, che deve essere fatta nell’età dell’Acquario,
si trova nell’undicesima fatica di Ercole (A.Bailey).
Parola "Signore" nell’età dell’Acquario:
Consideriamo ora il Governatore
del Fuoco, AGNI, e questo ci porta a studiare la vitalità che infonde
energia e la Vita che anima, e alla contemplazione del Fuoco che trascina, impulsa
e produce l’attività e l’organizzazione di tutte le forme. La comprensione di
questo rivelerà il fatto
che ciò di cui trattiamo è “la Vita e le vite”,
secondo l’espressione usata
nella Dottrina
Segreta; è Agni, il Signore del Fuoco, il Creatore, il Conservatore e il
Distruttore, e i quarantanove fuochi coi quali Egli si manifesta.
Ci occupiamo
del fuoco solare in sé, dell’essenza del pensiero, della vita coerente di tutte
le forme, della coscienza nel suo aspetto che si evolve, ossia di Agni,
totalità degli Dei. Egli è Vishnu ed il Sole nella sua gloria; Egli è il fuoco
della materia e il fuoco della mente uniti e fusi; Egli e l’intelligenza che
palpita in ogni atomo; Egli è la Mente che attiva il sistema; Egli è il fuoco
della sostanza e la sostanza del fuoco; Egli è la Fiamma e ciò che la Fiamma
distrugge.
... Egli è la vita che anima il sistema
solare, e questa vita è la vita di Dio, l’energia del Logos, e la
manifestazione della radiosità che vela il Sole Centrale.
Solo quando
Egli sia riconosciuto come Fohat, l’energia della materia; come saggezza, la
natura dell’Ego e la sua motivazione; come unità essenziale, possiamo arrivare
ad avere un giusto concetto della Sua natura o essere.
... Questo è un punto
importantissimo da comprendere, che porterà molta illuminazione allo studioso
che lo mediti. È la vita di Agni che unifica, e fonde la triplice natura del
Logos quando è in incarnazione fisica; è la forza di coesione che fonde in
un’unità la triplice Personalità logoica, ma la difficoltà sta nel fatto che
l’uomo non può pervenire alla Sua natura essenziale soltanto con lo studio del
veicolo fisico logoico; tale natura può essere compresa solo considerando la
Sua emanazione psichica quale si può percepire e vedere scorrendo la storia
delle razze.
... È solo quando cominciamo a
funzionare sul piano buddhico che possiamo in qualche modo “vivere nel lato
soggettivo” della natura; è solo col crescere della conoscenza della vita
spirituale, e col passaggio definitivo nel quinto regno attraverso la porta
della iniziazione, che possiamo comprendere la distinzione tra il corpo fisico
denso ed il corpo vitale. Solo quando siamo polarizzati nel corpo eterico
cosmico, e non siamo più prigionieri dell’involucro materiale denso (poiché i
tre piani inferiori non sono che il corpo denso del Logos), possiamo giungere
ad una maggiore comprensione della natura psichica del Logos, perché allora
siamo nel corpo che fa da ponte tra il corpo fisico denso ed il corpo astrale
del Logos. Solo quando ciò si verifichi comprendiamo la funzione del Signore
Agni come vita dell’etere cosmico, come vitalità degli Uomini Celesti, e come
attività dei Loro involucri."
(Il Trattato del Fuoco Cosmico, A.Bailey)

Maestro D.Kh.