domenica 24 aprile 2011

meditazione in tre, 20 aprile, gruppo di Como

tema: noi e il nostro gruppo di Como, futuro
partecipanti: a.p. + antonella + alessandro

antonella:
Profondo affetto per i componenti del gruppo, che si espande a quanti riconosciuti "sulla via" («Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».E, distesa la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli.Poiché chiunque fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello, sorella e madre» (Mt 12:48-50)).

Consapevolezza che per essere strumenti efficaci occorre essere conformati alla volontà divina ,attraverso un collegamento costante (è necessario pregare sempre, senza smettere mai)

Immagine dei componenti il gruppo come canali attraverso i quali passano fili che formano una rete, che è lasca e inutilizzabile quando  i fili sono pochi e lasciati "liberi", ma diventa molto efficace se i fili sono tesi, molteplici, e interconnessi.
 
alessandro:
durante la meditazione di ieri sera ho pensato a queste cose:

bisogno di ritrovare unità e coesione nel gruppo

per esempio attraverso

1 meditazione a distanza una volta a settimana solo per gruppo di Como, coinvolgendo di più Anna, Raffaele e Dida. E successivamente, se funziona, altre persone vicine e a noi.

2 fare qualcosa di pratico assieme: ho immaginato, anche se non so quanto sia realistico, la possibilità di curare insieme un piccolo giardino o un piccolo terreno da coltivare. Una specie di "terreno comune" fisico ma anche simbolicamente spirituale.

Oppure trovarsi una volta al mese e preparare e cucinare insieme un pranzo, e poi mangiare insieme con qualche momento di raccoglimento.

So che per me sarebbe difficile partecipare a queste attività (a meno che non possa portare anche i bambini) ma è solo una proposta.

3 fare incontri a tema in cui sarà uno di noi a turno a gestirli, partendo dalle proprie esperienze concrete (cosa che avevamo già fatto).
 
SINTESI:
alessandro ha espresso una forma (esteriore/oggettivo) e antonella la sostanza (interiore/soggettivo) senza cui questa forma non ha il senso. sono come seme (interiore-invisibile) e albero (esteriore-visibile), il primo è più fondamentale. se saremo come fratelli e sorelle questo ed altre forme più belli sono realizzabili.
 
mando questa sintesi al gruppo. lo parleremo insieme venerdì. sarà una prova per la maturità del "nostro seme" 

domenica 10 aprile 2011

meditazione, mercoledi 6 aprile, sintesi

"Confida nell'Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; riconosciLo in tutte le tue vie, ed Egli raddrizzerà i tuoi sentieri." (Proverbi 3:5,6)

"Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt 5:8)  

 
 M.M.
 
"Domanderanno: perché prima Infinito, poi Gerarchia e solo allora Cuore? Perché non il contrario? Ma prima viene la direzione, poi la connessione e infine il mezzo.


    1 - Vedere con gli occhi del cuore; udire con le orecchie del cuore il fragore del mondo; penetrare il futuro con la comprensione del cuore; ricordare gli accumuli del passato mediante il cuore; così bisogna avanzare, con impeto, sulla via dell’ascesa. La capacità creativa ha in sé una potenzialità ignea, ed è intrisa del sacro fuoco del cuore. Pertanto sulla via della Gerarchia, del grande Servizio e della Comunione, la sintesi è la via luminosa del cuore. Come irradiare raggi manifesti se la fiamma non è accesa nel cuore? È precisamente la qualità magnetica che è inerente al cuore. La creatività suprema è pervasa da questa grande legge. Quindi ogni vittoria, tutte le fusioni, ogni grande unificazione cosmica si conseguono tramite la fiamma del cuore. Con quale mezzo si pongono le basi delle grandi imprese? In verità, solo con il cuore. Così gli archi di coscienza sono fusi assieme dalla sua fiamma.
    Ricorderemo dunque la mirabile attrazione magnetica del cuore, che connette tutti i fenomeni. Invero, quel filo d’argento che unisce il Maestro al discepolo è il grande magnete del cuore. La loro unione afferma l’essenza di tutte le evoluzioni." (AGNI YOGA, Cuore)


*******


antonella:

Meditando si alternavano momenti di silenzio, in cui mi sentivo fuori del tempo (o meglio non mi sentivo, solo quando rientravo nella dimensione temporale, avevo percezione di questo fenomeno) altri in cui era il pensiero speculativo a prevalere, e altri in cui ero disturbata da eventi interni ed esterni.
Ho percepito la quasi impossibilità di raggiungere la purezza del cuore e però la sua realtà - verità.
Mentre ero in raccoglimento vicino a una fiamma accesa, che mi sembrava la più idonea a rappresentare il cuore, passavano di frequente nella strada sottostante veicoli più o meno rumorosi, ogni tanto motorini di quelli proprio irritanti.
Fare il parallelo fra l'interno e l'esterno, fra i motorini e i pensieri che mi attraversavano la mente, è stato immediato!
Osservando le mie reazioni ho visto come sia necessario anche qui il distacco e la comprensione: reagire con asprezza a questi disturbi li aggrava.
Ho immaginato il cuore come una sorgente di acqua purissima, e questi pensieri come foglie che cadono nell'acqua: se si agita l'acqua per eliminare le foglie, si rischia di sollevare il fango, mentre restando calmi e osservando con amore, le foglie diventano occasione di comprensione e poi se ne vanno sul fondo o portate via dalla corrente, accompagnate dal nostro sorriso.
Io e le foglie non siamo tanto diversi!

maria cristina:
All'inizio fatica a mantenere la concentrazione poi mi arrivavano immagini non mie come dei sogni lucidi ma veramente incomprensibili anche perché mi sentivo come in trance
Verso la fine ho avuto dei momenti di profonda beatitudine,  e poi stanchezza.


alessandro:
Silenzio e armonia. Ma a un livello un po' troppo superficiale.

maura:
Fisicamente faticoso, ma molto intenso, per un attimo ho visto, la cima di una piccola collina triangolare, era della terra da cui saliva fumo grigio scuro,come se ci fosse stato un rituale con il fuoco..

andrea:
Nei primi 5 minuti ho contattato l'amore verso il gruppo e poi l'ho espanso via via a cerchi più ampi addirittura sentivo amore per berlusconi. Poi mi sono perso 


anna:
Col cuore nel cuore dilatato commossa e con compassione. Anna

martedì 5 aprile 2011

meditazione, mercoledi 6 aprile, ore 22.30

parola chiave: Cuore




Domanderanno: perché prima Infinito, poi Gerarchia e solo allora Cuore? Perché non il contrario? Ma prima viene la direzione, poi la connessione e infine il mezzo.

    1 - Vedere con gli occhi del cuore; udire con le orecchie del cuore il fragore del mondo; penetrare il futuro con la comprensione del cuore; ricordare gli accumuli del passato mediante il cuore; così bisogna avanzare, con impeto, sulla via dell’ascesa. La capacità creativa ha in sé una potenzialità ignea, ed è intrisa del sacro fuoco del cuore. Pertanto sulla via della Gerarchia, del grande Servizio e della Comunione, la sintesi è la via luminosa del cuore. Come irradiare raggi manifesti se la fiamma non è accesa nel cuore? È precisamente la qualità magnetica che è inerente al cuore. La creatività suprema è pervasa da questa grande legge. Quindi ogni vittoria, tutte le fusioni, ogni grande unificazione cosmica si conseguono tramite la fiamma del cuore. Con quale mezzo si pongono le basi delle grandi imprese? In verità, solo con il cuore. Così gli archi di coscienza sono fusi assieme dalla sua fiamma.
    Ricorderemo dunque la mirabile attrazione magnetica del cuore, che connette tutti i fenomeni. Invero, quel filo d’argento che unisce il Maestro al discepolo è il grande magnete del cuore. La loro unione afferma l’essenza di tutte le evoluzioni. 

    38 - Com’è necessario imparare a comprendere tutto ciò che riguarda lo spirito! Non attendetevi nulla dal cuore se la vostra mente non gioisce quando si menziona lo spirituale. Dovete infatti pervenire a quel grado in cui l’essere vostro irradia luce; allora collaborate realmente con i mondi superiori. Chi emette Luce di Beatitudine è al tempo stesso medico, creatore e difensore, a vario livello gerarchico. Dapprima si scorge la luce esterna, poi quella interiore, e solo dopo che la “torcia” si è accesa si spande Luce.  

    41 - Lasciate che il cuore conversi a volte con il Mondo superiore. È un dialogo che può svolgersi in molte lingue. Forse il cuore recupera la memoria di ore di molte vite. Forse la conversazione sarà tacita, senza moniti né consigli, solo un’elevazione rinvigorente; o sarà il silenzio della gratitudine, o della vigilanza. La fiamma del cuore arde e tende all’unione con il Mondo superiore. Solo il cuore è capace di trovare l’accesso alla Gerarchia. Il potere del Superiore lo rafforza. Solo il cuore è una fortezza in battaglia. 

    47 - Cos’è dunque la felicità? È forse nello starsene seduti senza osar stimolare col pensiero la Sostanza primordiale? O invece sta nell’impegnare la mente in una nuova costruzione vitale? Dapprima vi ho parlato dell’azione, ma ora insisterò sul pensiero. L’azione, anche la più elevata, interessa strati relativamente bassi: solo il pensiero, per sua natura, reagisce sulla Sostanza primordiale. Ho parlato dell’azione in quanto è di conseguibile evidenza, ma se la coscienza è bastevolmente espansa è tempo di affermare il valore del pensiero. Grandi quantità di azioni prive di sostegno mentale restano alla superficie dell’Esistenza e non le si distingue da quelle del mondo animale. Ma se si parla della conoscenza diretta e del cuore è necessario presentare il pensiero come potestà cocreatrice dell’Esistenza. Notate che non parlo di discussioni, né di ponderazioni, ma di pensiero, che sferza la superficie della Sostanza con il suo proprio ritmo, e così crea all’infinito! 

    63 - Un cuore che si sia consacrato alla rettitudine irradia benevolenza di continuo, anche se non è cosciente: nello stesso modo i raggi del sole non sono emessi in modo premeditato. Quello che invece si sia dedicato al male scocca continuamente i suoi dardi, di proposito o no. Il cuore di bontà semina attorno a sé sorriso, buona salute, beatitudine spirituale. Il cuore maligno distrugge ogni calore e succhia come un vampiro la forza vitale. Pertanto l’azione del cuore, buono o malvagio che sia, è incessante.
    Sui livelli inferiori dell’Essere le condizioni di male e di bene hanno importanza diversa da quella che assumono nel Mondo supremo. Potete figurarvi colà una fornace incandescente di Luce e un baratro spalancato di tenebra. Come terribilmente vi si incrociano le spade dei demoni e degli Arcangeli! E fra i lampi della battaglia, quanti cuori vengono trascinati verso la Luce o la tenebra!  

    67 - Cercate ciò che è di sostanza sottile e raffinata, e comunicate con esso. Non parlo solo di oggetti, ma di uomini anche; e fra questi non scegliete quelli che desiderano solo le cose materiali. E persino coloro che pure hanno un fervore spirituale sono stolti, se si interessano solo di manifestazioni grossolane: non saranno questi i primi a entrare nel Regno del Cuore. Altri forse, che mai videro il Mondo sottile ma lo compresero nel cuore, sopravanzeranno i maghi e i sapienti. L’attestazione della vista interiore e l’accendersi dei fuochi dipendono dalla finezza della coscienza; queste sono le vie di accesso immediato al Regno del Cuore. Quegli increduli che vogliono toccare con mano le ferite causate dalla Luce non possono aprire il cuore alla realizzazione istantanea. In verità, collaudate tutto ciò che esiste, certo, ma senza il lume del cuore queste prove non saranno che le ceneri fredde di ieri.
    L’insegnamento sulla conoscenza propria del cuore non è un’astrazione. Chi non l’intende, come potrà innalzarsi agli strati superiori del Mondo sottile? Senza averla realizzata, come potrà il pellegrino penetrare e assimilare l’Etere sottile che alimenta il corpo più elevato? È inutile vedere fantasmi che sotto il velo nascondono la putredine. Dunque collaudate ogni cosa con il cuore. 

    71 - La vera solennità si genera nella massima tensione. Non è riposo, non è soddisfazione, non è la fine, ma proprio l’inizio, è proprio la decisione, il progresso sulla via della Luce. Le difficoltà sono inevitabili, sono come le ruote dell’impegno. E sono inevitabili anche certe terribili oppressioni, altrimenti l’esplosione sarebbe debole. Forse che la gioia viene generata dalla vanità? Questa produce avidità, mentre quella sta nella vittoria dello spirito, che afferma i principi immutabili. Mentre si innalza la Bandiera della Pace è bene essere pervasi di solennità.  

    74 - Esistono due concezioni della volontà che si devono capire e distinguere bene. La volontà cerebrale è la cittadella dell’Occidente, mentre l’Oriente si attiene alla fortezza del cuore. Per suggestionare, l’ipnotista occidentale usa la volontà e pone in tensione i centri delle estremità e gli occhi; ma questa emanazione non solo si esaurisce rapidamente, ma comporta fatica e soprattutto agisce solo a brevissima distanza. Nel trasmettere questa volontà è impossibile ottenere effetti spaziali; al contrario, il cuore, usato in Oriente, non richiede tensione di sorta delle estremità, non comporta sprechi di energia e invia il pensiero senza limiti di distanza. La suggestione emessa dal cuore, canale naturale per qualsiasi comunicazione, non causa danni né all’emittente né al ricevente. Il metodo occidentale inoltre è sempre palese, mentre l’orientale non ha nulla di esteriore: al contrario, chi trasmette non guarda il ricevente, perché ne porta l’immagine nel cuore. Numerosi sono i vantaggi dell’attività cardiaca, ma per comprenderli è necessario soprattutto capire bene il valore del cuore. Il suo potere è del tutto invincibile. Il cuore può percepire l’importanza di eventi remoti. Può innalzarsi, così fortificando i legami di cui abbisogna. Può unirsi ai mondi lontani. Verificatelo con la trasmissione della sola volontà, e vi accorgerete quanto sia diversa da quella cerebrale. Maitreya è l’Età del Cuore! Solo con il cuore si possono apprezzare i Suoi tesori! Solo mediante il cuore si comprende quanto siano necessarie, per il futuro, le acquisizioni e la conoscenza diretta. 

    100 - I guaritori si dividono in due gruppi: il primo opera imponendo le mani o con lo sguardo diretto; l’altro trasmette a distanza una corrente dal cuore. Nel futuro questo secondo metodo sarà certo il migliore. La radiazione emessa dal cuore non sollecita molti centri nel paziente, e senza affaticarlo reagisce solo sulla parte malata, aiutandone l’organismo a recuperare l’equilibrio. Voi sapete che il Nostro tocco è impercettibile, ed è tale per non inficiare l’attività autoindotta. E ricordate, per altro, che evitammo una volta qualsiasi manifestazione fisica, se non per quel tanto resosi necessario per rendere evidente un certo processo. Non appena troviamo comprensione, Noi passiamo avanti. Per Noi il pigro viola la legge della vita. Chi guarisce con la corrente del cuore può agire sia in corpo fisico che nel sottile. Fate attenzione ai fenomeni che occorrono nella vita: sono molto più importanti di quanto sembra.

    206 - È comprensibile che in antico l’aspetto rituale dello Yoga fosse molto necessario, ma ora l’ascesa deve compiersi mediante la comunione diretta con il Mondo supremo. Lo Yoga del Fuoco guida per questa via più breve senza appartare dalla vita. Ciò implica l’esordio di una comprensione nuova del rapporto fra i mondi. Avete sotto gli occhi un esempio di questo mirabile passaggio nel Samadhi, così chiamato, senza ritrarsi dal mondo; è chiaro che il conseguimento della Madre dell’Agni Yoga non è facile da imitare durante la grande Battaglia. Il suo valore sta nell’aver trasceso le regole usuali della concentrazione. Tutta l’essenza, precisamente, viene chiusa e stipata nel cuore; in altri termini, quivi si accentra il senso dell’intero rapporto fra i mondi. C’è da aggiungere che con tutto ciò il cuore ha ben resistito a tale saturazione. Certo la percezione del presente non deriva dal Samadhi. Molte volte ho già insistito sulla necessità di essere prudenti, così nello spirito come nella materia. Vi esorto ad aver cura del cuore, e proteggerlo da disturbi sia interni che esterni. Precauzioni rigorose sono necessarie se si vuole resistere a tutti gli attacchi. Rendetevi conto che il domani è del tutto diverso dall’ieri, tanto rapida è la rotazione. Le nubi sono gravi e minacciose come non mai, e bisogna accoglierle con gioia. 

     596 - Siete al termine del primo manoscritto riguardante il cuore, ed è quindi necessario richiamare alle menti certi principi che ho suggerito più volte. Primo fra tutti, è che per applicare l’energia cardiaca si deve avere compreso che non occorrono sforzi fisici. I centri nervosi fisici reagiscono anche al comando del cervello e della volontà, ma le emissioni del cuore non comportano tensioni esteriori. Il cuore può agire solo se spiritualmente libero da tensioni fisiche. Non scordate che solitamente la Scuola occidentale segue i metodi del cervello, mentre l’Oriente, dove i principi non sono ancora perduti, sa, ora come prima, che il potere sta nel cuore. Anche se risanare con il cuore comporta il tocco della mano, non sono le emanazioni di questa, né degli occhi, ma del cuore, quelle che prestano soccorso. Nel guarire in tal modo le distanze non hanno importanza alcuna, mentre le emissioni cerebrali devono scavalcare barriere di varie correnti esteriori. Per esercitare il comando del cuore non occorrono sforzi né adattamenti. La sua energia è posta in azione dal pensiero puro, dalla persistenza, dalla benevolenza. I meriti karmici accrescono certo la tensione e migliorano il cuore, ma ogni fervore speso per la Gerarchia apre il cuore nella misura delle proprie forze. Ricordate bene che l’unica via di salvezza passa per il Cuore. In tutta la storia umana si rintraccia l’affermazione di questa legge, e si osserva che in pochi secoli i popoli ritornano all’unica via.
    597 - Non crediate mai che vi sia dato poco; lasciate questo dubbio ai pazzi. Molto vi è dato, il cuore torna a rafforzarsi, ed è possibile l’approccio pienamente cosciente alla Gerarchia e al Mondo sottile. Ma è solo il cuore che conduce al Mondo del Fuoco. Avvicinatevi senza paura; non dico senza fremiti, poiché questo ritmo è inevitabile, ma senza timore, con solennità.
    598 - Vi commettiamo di marciare con Noi nella gioia e nel dolore; la coscienza si forgia solo in questa duplice fiamma. L’esercizio della coscienza è lo Yoga del Cuore, ed è possibile solo nella vita, ma, come sapete, lo si può perseguire anche nel Mondo sottile: venite dunque a conoscere il Fuoco. 
 

 Madonna Oriflamma (N.Rerikh)