giovedì 29 novembre 2012

29.11.2012



M.C.+A.+F.

Tema: "Con santità della vita custodite la pietra preziosa. Aum Tat Sat Aum! Io sono voi - voi siete Me - parti del Sé divino" (M.M. Agni Yoga).

M.C.: Mantenere una concentrazione per  santificare il quotidiano nonostante la materia e passato che a volte sono macigni, in realtà vedo che non serve fare o dire molto se la Pietra é custodita gli altri sentono e vogliono in qualche misura contribuire a creare questo futuro.

F.: Ognuno di noi è una parte di Dio, esserne consapevoli rende inevitabile un comportamento coerente con le sue leggi, non farlo equivale a distruggere questo seme soffocandolo con l'egoismo umano e anche distruggere la possibilità di costruire legami "da cuore a cuore".



 M.M., Primo Raggio del Logos Planetario,
 AGNI YOGA

Il predestinato non è accidentale,
Le foglie cadono quand’è l’ora.
E l’inverno non è che il messo della primavera.
Tutto è rivelato; tutto è raggiungibile.
Vi coprirò con il Mio scudo,
purché lavoriate.
L’ho detto.



     Consideriamo ora il Governatore del Fuoco, AGNI, e questo ci porta a studiare la vitalità che infonde energia e la Vita che anima, e alla contemplazione del Fuoco che trascina, im-pulsa e produce l’attività e l’organizzazione di tutte le forme. La comprensione di questo rivelerà il fatto che ciò di cui trattiamo è “la Vita e le vite”86, secondo l’espressione usata nella Dottrina Segreta; è Agni, il Signore del Fuoco, il Creatore, il Conservatore e il Distrut-tore, e i quarantanove fuochi coi quali Egli si manifesta.
     Ci occupiamo del fuoco solare in sé, dell’essenza del pensiero, della vita coerente di tutte le forme, della coscienza nel suo aspetto che si evolve, ossia di Agni, totalità degli Dei. Egli è Vishnu ed il Sole nella sua gloria; Egli è il fuoco della materia e il fuoco della mente uniti e fusi; Egli e l’intelligenza che palpita in ogni atomo; Egli è la Mente che attiva il sistema; Egli è il fuoco della sostanza e la sostanza del fuoco; Egli è la Fiamma e ciò che la Fiamma distrugge.
     Coloro che leggono superficialmente la Dottrina Segreta sono portati a considerarlo solo come il fuoco della materia, e trascurano di osservare che Egli è la totalità, e questo avviene specialmente quando trovano che Agni è il Signore del piano mentale88. Egli è la vita che a-nima il sistema solare, e questa vita è la vita di Dio, l’energia del Logos, e la manifestazione della radiosità che vela il Sole Centrale.
Solo quando Egli sia riconosciuto come Fohat, l’energia della materia; come saggezza, la natura dell’Ego e la sua motivazione; come unità essenziale, possiamo arrivare ad avere un giusto concetto della Sua natura o essere. Egli non è il Logos solare sul piano mentale cosmi-co, perché la coscienza egoica del Logos è più della Sua manifestazione fisica; ma Agni è la totalità di quella parte dell’Ego logoico che si riflette nel Suo veicolo fisico; Egli è la vita della Personalità Logoica, con tutto ciò che questa espressione comporta. Egli è per il Logos sul Suo piano ciò che la personalità coerente di un essere umano è per l’Ego nel corpo causale.
     Questo è un punto importantissimo da comprendere, che porterà molta illuminazione allo studioso che lo mediti. È la vita di Agni che unifica, e fonde la triplice natura del Logos quando è in incarnazione fisica; è la forza di coesione che fonde in un’unità la triplice Perso-nalità logoica, ma la difficoltà sta nel fatto che l’uomo non può pervenire alla Sua natura es-senziale soltanto con lo studio del veicolo fisico logoico; tale natura può essere compresa so-lo considerando la Sua emanazione psichica quale si può percepire e vedere scorrendo la sto-ria delle razze. La personalità dell’uomo ne rivela la natura via via che la sua vita progredi-sce. La sua qualità psichica si sviluppa col passare degli anni, e quando egli esce dall’incarnazione si parla di lui in termini di qualità, di buono o cattivo, egoista o altruista; l’effetto della sua “emanazione” durante la vita è ciò che resta nella mente degli uomini. Solo così può esprimersi la personalità logoica, e di conseguenza la nostra conoscenza della Sua natura è limitata dalla prospettiva troppo ristretta, ed ostacolata dal fatto che siamo partecipi della Sua vita, e parte integrante della Sua manifestazione.
(Il Trattato del Fuoco Cosmico)
 

martedì 27 novembre 2012

27.11.2012



M.C.+A.+F.

Tema: "Nulla di ciò che è Reale può essere minacciato. Nulla di irreale esiste. In questo si trova la pace di Dio" (“Un corso in miracoli”).

M.C.: Solo l'amore da cuore a cuore esiste, con chiunque si può provare a relazionarsi cercando quel punto, la parte più divina. Questo é quello che voglio imparare, l'irreale  ci obbliga a cercare  l'aspetto immortale.

F.: Tutto ciò che sottostà alle leggi della materia e del tempo viene considerato "reale" ma non lo è, la cosa più Reale che abbiamo è la nostra relazione con Dio che è libera da queste cose, che sono volubili, la legge di Verità e Amore è invece fissa, davvero Reale e che va al di là di noi stessi...


   C’è una sola cosa “nostra” che è Reale – “la gemma del loto”, «la pietra”, la “quarta forma” o corpo causale nel cuore ( http://meditazione-di-gruppo.blogspot.it/2012/11/20112012.html ). Questo corpo “cresce” soltanto nei rapporti impersonali “da cuore a cuore” nella “famiglia spirituale”. Il movente è aspirazione spirituale - “desiderio di Anima”.
   Tutt’altro che stiamo facendo è irreale e serve per far noi soffrire dalla distruzione di quello che abbiamo costruito e in tal modo imparare di costruire Reale. Il movente è desiderio.




M.M., Primo Raggio del Logos Planetario

AGNI YOGA:

Al Nuovo Mondo il Mio primo messaggio.

Costruttori e guerrieri, serrate le file.
Lettore, se non hai compreso - rileggi,
dopo qualche tempo.
Il predestinato non è accidentale,
Le foglie cadono quand’è l’ora.
E l’inverno non è che il messo della primavera.
Tutto è rivelato; tutto è raggiungibile.
Vi coprirò con il Mio scudo,
purché lavoriate.
L’ho detto.


1 - Con la santità della vita, custodisci la pietra preziosa.
Aum Tat Sat Aum!
Io sono voi - voi siete Me - parti del Sé divino.

25 - Noi ascoltiamo i pensieri puri.
Avrete la conoscenza,
     e marcerete sulla via della purezza,
     ma attenti all’ira e al dubbio.
Se vincerete, sarete illuminati.
Se esitate, un turbine oscurerà l’anima vostra.
Fatevi perfetti, amici Miei, senza stancarvi.
Non negate la Voce dello Spirito, soffocate solo
     le voci terrene.
Osate - Io sono con voi.
 
26 - Insegnate con l’esempio delle azioni
     senza biasimare chi è ancora al buio.
Molti sono tuttora ignoranti - perdonateli,
     poiché in loro lo spirito dorme.
Non scoraggiatevi mai - le Porte destinate vi attendono.
Disprezzate la codardia - Io proteggo gli impavidi.

42 - L’Amore costruisce templi.
         Vi mando amore spirituale.

43 - Avvicinatevi alle Nostre cime con cuore puro.
Il Nostro Raggio splenderà su voi
      per esaltare la vostra vita quotidiana.
Voi portate pietre per il Mio Tempio.
Insegnate la Mia Parola, e la saggezza fiorirà;
     e un nuovo Tempio sarà edificato.
Non vedetemi come un mago, ma posso condurvi
     su una scala di Bellezza da sogno.
Con la fragranza che vi giunge
     dai monti del Tibet, Noi mandiamo agli uomini
     il messaggio della nuova religione dello spirito puro.
Viene; e voi, raccolti in cerca di luce,
     portate la pietra preziosa.
Vi sveliamo il miracolo di creare armonia nella vita.
Essa darà al mondo un nuovo Insegnamento.

       "Psicologia Esoterica":
      I Raggio. Volontà o potere.
     I suoi raggi sono veementi. Arde ogni forma, pure non tocca la vita di Dio incarnata.
     Dall’Uno che è i sette emana una parola. Essa riverbera lungo la linea d’essenza ignea e quando risuona nel cerchio delle vite umane assume la forma di affermazione, di un “fiat”, o parola di potere pronunciata. Così s’imprime sullo stampo vivente il pensiero di.... (il celato, inesprimibile nome di raggio).
     Che il potere dinamico, la luce elettrica, riveli il passato, distrugga la forma esistente e apra la porta d’oro. Quella porta rivela la via che adduce al centro ove dimora colui il cui nome non può essere udito nei confini della sfera solare.
     Il suo manto blu ne vela il proposito eterno, ma al sorgere e al tramontare del sole se ne scorge il globo rosso.
     La sua parola è potere. La sua luce, elettrica. La folgore ne è il simbolo. Il suo volere è celato nel segreto del suo pensiero. Nulla è rivelato.»


lunedì 26 novembre 2012

25.11.2012



A.+M.C.+A.+F.

Tema: "Quando l'ombra ha risposto, in meditazione profonda l'opera procede. La luce inferiore è proiettata in alto; la luce maggiore illumina i tre e l'opera dei quattro prosegue" (Regola numero due, Magia Bianca).

M.C.: Anche se ciò sta avvenendo in una qualche misura, mi rendo conto che comprendere e mettere in atto questa legge é un lavoro lungo,siamo solo all'inizio . Ho avuto la percezione dell'antacarana.

F.: Solo attraverso una certa disciplina si può ottenere il dono dell'illuminazione, disciplina che si mette in opera in ogni momento della propria vita e che nella meditazione è messa alla prova, se i tre piani che ci costituiscono sono tra loro in relazione in modo corretto, secondo la necessaria gerarchia solo allora è possibile "dimenticarseli" e fare spazio ad una luce nuova. Rileggendo quello che ho scritto non sono sicura che sia chiaro, scusatemi ma non riesco a spiegarmi meglio.
   

     "A mano a mano che l’uomo cerca di raggiungere il dominio della mente, l’anima a sua volta diviene più attivamente aggressiva. L’opera dell’Angelo Solare sinora si è svolta in gran parte nel suo mondo e riguarda la sua relazione con lo spirito; l’essere umano, operante attraverso i cicli del piano fisico, non vi ha partecipato. L’anima ha usato la sua energia in modo generale, in direzione del quinto regno. L’Angelo Solare ora sta avvicinandosi ad un periodo di crisi e di riorientamento. All’inizio della storia dell’umanità vi fu una grande crisi che chiamiamo individualizzazione. In quell’epoca gli Angeli Solari, in risposta a una richiesta o attrazione da parte degli animali-uomini (nel loro insieme, lo si noti) inviarono loro una parte della loro energia, incorporante la qualità del processo mentale. Essi fecondarono, per così dire, il cervello. Nacque così l’umanità. Questo germe portava in sé due altre potenzialità: amore spirituale e vita spirituale, che a suo tempo si manifesteranno.
     Il continuo fiorire della mente dell’uomo, che contraddistingue l’epoca attuale, indica all’Angelo Solare una seconda crisi, di cui la prima non fu che il simbolo. La ragione di esistere dell’Angelo Solare è di rendere evidente la sua presenza nell’umanità e su di esso si sta esercitando un’altra forte sollecitazione, che questa volta produrrà una seconda fecondazione. Essa doterà l’uomo di qualità che lo metteranno in grado di trascendere le limitazioni umane e di entrare a far parte del quinto regno della natura o regno spirituale. Il primo sforzo dell’Angelo Solare mutò l’animale-uomo in essere umano; il secondo muterà gli esseri umani in entità spirituali, arricchite dell’esperienza acquisita nella famiglia umana.
     Per questo l’Angelo Solare, l’anima, sta organizzandosi e riorientandosi alfine di dirigere nuovamente il suo potere sul mondo degli uomini. L’anima deve stabilire un contatto fra l’aspetto inferiore della sua triplice natura e l’aspetto che già si è insediato nel cervello umano. Attività intelligente e amore saggezza devono unirsi e l’unione deve avvenire sul piano fisico. Per poter fare questo l’anima sta entrando in “profonda meditazione” in unione con tutte le altre anime che sono riuscite a portare il loro strumento in condizione di rispondere. Questa è la meditazione di gruppo fondamentale e quando l’uomo raggiunge lo stato che nei libri orientali è chiamato “samadhi”, può partecipare, come anima, a questa meditazione di gruppo ed entra nel ciclo di servizio che si esprime attraverso la Gerarchia planetaria. La mente razionale e la mente astratta funzionano come un’unità e il principio motivante è l’amore. L’anima, che esprime
amore e intelligenza astratta, si unifica con la sua espressione sul piano fisico tramite il cervello e, quando ciò avviene, l’uomo inferiore ha sincronizzato la sua meditazione con quella dell’anima.
     È questo l’obiettivo del nostro lavoro. Non dimentichiamolo e facciamo ogni sforzo per portare mente e cervello in condizione di funzionare in modo tale da permettere ll’uomo di sgusciare dalla propria meditazione e (perdendo di vista i propri pensieri) diventare l’anima, il pensatore nel regno dell’anima.
A qualcuno può risultare nuovo questo concetto dell’anima che si organizza in vista dello sforzo, riorienta le sue forze e si prepara a infondere un nuovo e più potente impulso, ma è così. Tutte le forme di vita sono soggette alla forza evolutiva e passano da un’iniziazione all’altra e l’anima non è esclusa da questo processo. Come l’anima dell’animale-uomo si unì a un altro principio divino, dando origine al quarto regno della natura, così l’anima dell’umanità cerca di mettersi in contatto con un altro aspetto divino. Questo contatto, una volta effettuato, determinerà l’avvento del Regno di Dio sulla Terra; il piano fisico ne verrà trasformato e si entrerà in quel peculiare periodo che viene presentato simbolicamente col termine di “millennio”.
     I conoscitori di Dio di quell’epoca avranno la preponderanza su coloro che semplicemente aspirano a quella conoscenza; il loro contatto e gli effetti della forza da essi trasmessa saranno sentiti in tutti i regni della natura. Il dominio su tutte le forme e il potere di agire come trasmettitori dell’energia spirituale che chiamiamo amore è la promessa ricompensa degli Angeli Solari trionfanti e l’ambita meta della loro meditazione. I Figli di Dio trionferanno sulla Terra in piena espressione incarnata e porteranno luce (quindi vita) a tutte le forme manifestate. Questa è la “vita più abbondante” di cui parla il Cristo. Questo è il conseguimento dei veri Nirvani, che pur vivendo in ininterrotta meditazione nei regni spirituali, possono anche operare sulla Terra. Scopo dell’iniziazione è di mettere l’uomo in grado di vivere sempre al centro, ma di agire come distributore d’energia in una direzione qualsiasi e, dopo le iniziazioni successive, in tutte le direzioni.”
(Trattato di Magia Bianca)


venerdì 23 novembre 2012

22.11.2012



M.C.+A.+F.

Tema: “Ed è la gioia - Ananda. Essa è al principio delle cose ed alla fine e dappertutto se scaviamo profondamente; essa è "il pozzo di miele ricoperto dalla roccia"” (Rig Veda).

M.C.: La gioia unisce, quando la sprigioni si creano legami, perché tutto attrae al di là della logica e dei rapporti personali. La gioia crea le occasioni per essere più gioiosi é come se fosse un processo in espansione che va a sanare i lati più sofferenti di noi. Non é facile spiegare.

F.: Ricordo che era riferita alla relazione tra uomo e donna ma meditando mi è sembrato che riguardasse l'Amore per Dio, la fede, perché è fonte di gioia, "nascosta" dalla legge, miele sotto la roccia come amore e saggezza.


Il “pozzo” di Gioia (Sé) è raggiungibile per chi “scava profondamente” la “roccia” della sua personalità (sé). Si trova nel più profondo del cuore. Quando il contatto con il “pozzo” è stabilito, l’uomo diventa la sorgente della gioia per mondo circostante.

Rapporto “da cuore a cuore” aiuta trovare il “pozzo” e proteggerlo. 

mercoledì 21 novembre 2012

20.11.2012



M.C.+A.+F.

Tema: "Ama, e fa' quel che vuoi" (S.Agostino).

M.C.: Comprendere che repulsione é la  prima regola della legge di amore non é semplice, quando le due cose convergono la sensazione é straordinaria. Credo che anche amare inizi veramente quando si cerca l'amore per Dio, allora Lui te lo restituisce ed é lì che si comincia ad amare il prossimo di vero Amore e diventi una particella di amore.

F.: Quando si Ama si segue la volontà di Dio, è l'amore umano che ha desideri e volontà personale, l'Amore in senso più alto presuppone il dimenticarsi di se stessi e quindi ciò che si vuole non è che una manifestazione della volontà divina... E' difficile ma è questa la strada per essere felici.


Per finire l’esperienza nel regno umano ognuno di noi deve passare tre tappe:

1)      “Io sono” – uomo comune
2)      “Io sono ciò” – vari stadi di discepolato
3)      “Io sono ciò che sono” – iniziato

   Per ognuno di queste tre la parola “ama” ha il suo significato. Gli significati sono molto diversi.

   La frase "Ama, e fa' quel che vuoi" è pronunciata da Uno della terza. Quelli che sono di questa tappa sperimentano lo stato di “Dio Immanente”.

   Noi siamo nella seconda. La velocità del nostro avvicinamento alla terza dipende dalla velocità del cambiamento del significato “ama” per noi. Ogni cambiamento - dal secondo significato al terzo ed l'ultimo significato - cambia la nostra vita.

   Ogni cambiamento del significato richiede fede, determinazione e coraggio:


   “Con il progredire dell’evoluzione, lo sviluppo diviene più rapido e la tonalità cambia a ogni vita, mentre negli stadi iniziali la tonalità o nota può risuonare immutata per molte vite consecutive. Il Sentiero della Prova è cosparso di molte forme infrante e, passando da un ciclo minore all’altro, egli cambia il tono e spesso, in una sola esistenza, la sua vibrazione si eleva più volte. La vita di tutti gli aspiranti, se progrediscono con la dovuta rapidità, è quindi caratterizzata da movimento costante, da continui cambiamenti e differenziazioni, dal succedersi di costruzione e distruzione, dalla formulazione di progetti e dalla loro dissoluzione. È una vita di sofferenza continua e di frequenti urti con le circostanze ambientali, di numerose amicizie che si formano e si sciolgono, di incessante mutamento con l’angoscia che ne deriva. Gli ideali vengono trascesi in quanto tappe su un cammino verso altri più elevati; balenano visioni, ma solo per essere sostituite da altre; sogni sono carezzati, realizzati e poi messi da parte; si fanno amici che vengono amati ma lasciati indietro a seguire da lontano e con passo più lento le orme dell’aspirante che avanza con ritmo più rapido; e nel frattempo si costruisce la quarta forma [corpo causale – loto di cuore].
   4. La forma del corpo causale. È il veicolo della coscienza superiore, il Tempio del Dio Immanente, ed esso appare di una bellezza così rara e di una stabilità così certa, che quando subentra la distruzione finale anche di questo capolavoro di molte vite, amaro è il calice da vuotare e l’unità di coscienza sembra indicibilmente orbata. Conscio allora soltanto dell’innato Spirito divino, conscio soltanto della Verità della Paternità divina, rendendosi conto fin nel più profondo del suo essere della natura effimera della forma e di tutte le forme, solo nel vortice dei riti iniziatici, privato di tutto ciò che può averlo sostenuto (amico, Maestro, dottrina o ambiente) l’iniziato può ben esclamare: “Io sono quello che sono e nulla vi è all’infuori di me.” Ben può, in senso figurato, porre la mano in quella del Padre che è nei Cieli, stendendo l’altra a benedire il mondo degli uomini, poiché soltanto le mani che hanno lasciato cadere tutto ciò che esiste nei tre mondi sono libere di elargire la benedizione finale all’umanità che lotta. Egli si costruisce allora una forma secondo i suoi desideri, una nuova forma non più soggetta a distruzione, ma adeguata alle sue necessità, che può essere scartata o usata secondo le circostanze.
   Di questi tempi sarà opportuno riflettere sul soggetto della forma, poiché con l’arrivo di un nuovo raggio e l’inizio di una nuova era sopraggiunge sempre un periodo di grande disgregamento, fintanto che le forme esistenti non si siano adattate alla nuova vibrazione. In questa fase d’adattamento, chi ha coltivato flessibilità e adattabilità o le possiede come caratteristica del raggio della sua personalità progredirà con minor senso di disgregamento di chi è più cristallizzato e rigido.
   Soprattutto ora si dovrebbe mirare alla flessibilità e alla rispondenza della forma, poiché quando Colui che adoriamo verrà, pensate forse che la sua vibrazione non causerà distruzione ove vi sia cristallizzazione? Fu così in passato, e lo sarà di nuovo.
   Coltivate la risponsività ai Grandi Esseri, mirate all’espansione mentale e continuate a studiare. Pensate per quanto possibile in termini astratti o numerici e, amando tutti, lavorate per ottenere la plasticità del corpo astrale. Dall’amore di tutto ciò che respira deriva la capacità di vibrare all’unisono con l’universo e dalla flessibilità astrale nascerà la rispondenza alla vibrazione del Grande Signore.”
(Trattato di Magia Bianca)



lunedì 19 novembre 2012

18.11.2012



M.C.+A.+F.

Tema: "Amerai Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. E il secondo e simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti" (Mt).


M.C.: Amare DIO ci libera dalla pesantezza di noi stessi. L'unica possibilità di amare gli altri e passando attraverso l'amore per Dio. Prima però dobbiamo in profondo capire il significato di amare con il cuore con l'anima e con la mente altrimenti resteranno parole incomprese.

Amare Dio significa “chiudere la porta” a tutto cio che non è Lui – la quinta fatica di Ercole (A.Bailey) – chiudere la porta dei cinque sensi esteriori, per aprire la porta del “sesto senso” o del sesto chakra – “terzo occhio”.    

“ … chiudi la porta; ossia, la porta dei sensi. Tienila sprangata contro tutti i fantasmi e le immagini. Niente piace a Dio più di una mente libera da tutte le occupazioni e distrazioni. Una mente in tale condizioni viene trasformata in Dio, per lei non può pensare o comprendere nulla, non può amare altro che Dio. Colui che penetra dentro se stesso trascendendo se stesso, ascende realmente a Dio” (Alberto Magno).


“Colui che sa non parla,
colui che parla non sa.
Serra le entrate, chiudi le porte.
Smussa le sue punte,
scioglie l’intricato in sé,
copre la sua luce,
fa tutt’uno con la polvere.
E quello che si dice:
l’unione col Mistero.”
(Tao Te Ching, Lao Tsu)


F.: L'amore verso Dio con tutti se stessi è Amore e poi non si può più amare se stessi, si può Amare solo la parte divina in noi e quindi anche nel prossimo, questo Amore è impersonale e no si occupa delle persone (dei loro bisogni o altro), sembra freddo, ma è l'unico tipo che è capace di amare tutti. Ho visto un cerchio con sopra un triangolo con il vertice in alto, poi il cerchio diventava incluso nel triangolo. 


Struttura dell’Universo (Buddismo esoterico)

 




giovedì 15 novembre 2012

15.11.2012



M.C.+A.+F.

Tema: "Ama, e fai ciò che vuoi" (S.Agostino).

M.C.: La paura é una corazza dalla quale non può né entrare né uscire amore. L'amore ha però sempre uno scopo perché serve Dio, dobbiamo essere solo un canale efficace attraverso il quale l'amore scorre, essere strumenti, solo così possiamo non avere paura. Se ami Dio sai amare.

F.: Quando amore diventa Amore non si può più fare quello che si vuole (volontà personale) ma solo quello che vuole Dio... è come parlare della libertà quando si svolge un servizio.


La “formula” Ama, e fai ciò che vuoi è estremamente forte e porta in Paradiso colui chi sa Amare ed in Inferno colui chi sa solo di amare.

Essa puo essere usata per Bene solo da chi ha imparato la legge più grande tra le Leggi, da cui tutte le altre Leggi dipendono - la Legge di Croce o la Legge di Amore in cui IL PRIMO è Verticale e IL SECONDO è Orizzontale:

“ …  e uno di loro, dottore della legge, gli chiese: "Signore, qual è il comandamento più importante fra tutte le leggi?"

Gesù rispose:

"Ama il Signore, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il comandamento più importante e più grande.

Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso".

Tutto cio che i profeti hanno scritto e tutti gli altri comandamenti si racchiudono in questi due comandamenti".

(Mt 22:35-40)



giovedì 8 novembre 2012

08.11.2012



M.C.+A.+F.

Tema: "Niente piace a Dio più di una mente libera da tutte le occupazioni e distrazioni. Una mente in tale condizioni viene trasformata in Dio, per lei non può pensare o comprendere nulla, non può amare altro che Dio. Colui che penetra dentro se stesso trascendendo se stesso, ascende realmente a Dio" (Alberto Magno).

M.C.: L'attrazione per il passato é finita ma é così difficile staccarsene perché ancora non é ben chiaro cosa desiderare per il futuro. La distrazione viene da lì. Partecipare alla vita rimanendo con Dio questo é il punto: concentrazione in ogni "distrazione". Non perdere mai lo scopo.

Il miglior modo di staccarsi dal passato è riempirsi del futuro.

F.: Una conferma e approfondimento della meditazione di martedi. La mente deve essere libera e il canale del cuore aperto affinché l'amore di Dio possa entrare e espandersi in noi. Bisogna scavare in fondo a se stessi per arrivare alle radici della personalità e poi avere il coraggio di estirparla, come si fa con le piante infestanti che se lasciate soffocano il germoglio seminato che deve crescere.


Gesù ha detto: “Felice l’uomo che ha messo alla prova se stesso perché ha trovato la Vita!” (Vangelo di Tommaso). 




mercoledì 7 novembre 2012

06.11.2012



M.C.+A.+F.

Tema: "Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio" (Mt).

F.: Essere puri di cuore è il percorso di ritorno a Dio, dopo aver costruito (personalità, sicurezze, relazioni) bisogna dimenticarsene, distruggerle, perché solo liberandosene il cuore può essere abbastanza leggero, trasparente da essere riempito da Dio, che non ha mezze misure, o tutto o niente. Non è sempre facile anche se la "ricompensa" è la gioia in Dio, sono molti i passi ancora da fare, a volte ci pare di procedere in  questo percorso e poi ci rendiamo conto che molti sono gli "attaccamenti" che ci tengono legati. Determinazione, costanza, pazienza e fiducia sono indispensabili.


   "Descrivere in modo adeguato la meraviglia e il destino del regno umano supera le mie possibilità, e quelle di qualsiasi altro scrittore, per quanto eccelsa possa essere la comprensione dell’uomo o la sua risposta alla bellezza del mondo di Dio. La divinità, per essere compresa, deve essere vissuta, espressa e manifestata. Per essere compreso in senso intellettuale, Dio deve essere amato, conosciuto e rivelato nel cuore e nel cervello dell’uomo.
   La gerarchia di mistici, di conoscitori e di coloro che amano Dio, oggi sta manifestando questa verità rivelata sul piano emotivo e mentale. Ma ora è giunto il momento in cui questa verità può manifestarsi, per la prima volta e in realtà, sul piano fisico in una forma di gruppo organizzata anziché avvalendosi dei pochi Figli di Dio ispirati, che nei millenni trascorsi si sono incarnati a garantire le possibilità future. La Gerarchia di Angeli e Santi, di Maestri, Rishi e Iniziati, ora può cominciare a organizzarsi in forma materiale sulla terra, poiché l’idea di gruppo sta acquistando rapidamente terreno e la natura dell’umanità è meglio compresa."
(Psicologia Esoterica, Vol. 1)


giovedì 1 novembre 2012

01.11.2012


M.C.+A.+F.

Tema: "Cercate piuttosto il regno di Dio e tutto il resto ti sarà dato in aggiunta".

M.C.: Servizio a Dio. Da ciò sono scaturite una pioggia di intuizioni pratiche per modificare le relazioni con chi fa parte del gruppo e con chi ruota intorno. Questo é possibile solo se siamo noi. In questo momento é importante comprendere questo aspetto in ogni azione e parola del nostro quotidiano.
 
F.: Il regno di Dio non é di questo mondo ma in tutti noi ve ne è una traccia, cercandola dentro di Se e costruendo relazioni tra queste parti di ciascuno (da cuore a cuore) c'è la possibilità di renderlo manifesto e tanto più questo diventa importante tanto meno il resto conta e diventa perciò "dato in più".

In poche parole questo è la tecnologia di diventare un gruppo-seme.