M.C.+A.+F.
Tema: Amore e Saggezza che apre la Via di Gioia.
M.C.: Diventa sempre più naturale amare con saggezza, non tutti però accettano
questo come unico vero modo di amare. Sperimentare questa verità rende Liberi e
da' Gioia.
F.: Come fili, trama e ordito, amore e saggezza si
incrociano e formano un "tessuto" che "steso" sulle cose ne
ammorbidisce le forme, le rende irriconoscibili, permette il distacco dalle
normali percezioni, si diventa impersonali, lì si può incontrare la gioia.
La gioia è il piacere di essere Figlio (Anima) che è co-Creatore
nell’età dell’Acquario. Unisce Materia e Spirito nella Gioia dinamica (Ananda) della Creazione.
Il cielo, nella sua estasi, sognauna terra perfettaLa terra, nella sua pena, sognaun cielo perfettoUna paura incantata impediscela loro unione.Ed è la gioia - Ananda. Essa è al principio delle cose ed alla fine e dappertutto se scaviamo profondamente; essa è “il pozzo di miele ricoperto dalla roccia” [Rig Veda] (Sri Aurobindo, La Sintesi dello Yoga).
10. PADRE-MADRE TESSE UNA TELA, IL CUI
LEMBO SUPERIORE È FISSATO ALLO SPIRITO, LA LUCE DELLA TENEBRA UNA, E L’INFERIORE
AL SUO ESTREMO OSCURO, LA MATERIA; E QUESTA TELA È L’UNIVERSO, INTESSUTO
DELLE DUE SOSTANZE FATTE IN UNA, LA QUALE È SVABHÂVAT.
11. LA TELA SI ESPANDE QUANDO L’ ALITO DI
FUOCO LE È SOPRA; SI CONTRAE QUANDO IL RESPIRO DELLA MADRE LA TOCCA. ALLORA I
FIGLI SI DISGIUNGONO E SI DISPERDONO, PER RITORNARE NEL SENO DELLA LORO
MADRE ALLA FINE DEL GRANDE GIORNO, E RIDIVENTANO UNO CON ESSA. QUANDO SI RAFFREDDA,
DIVENTA RADIANTE. I SUOI FGLI SI ESPANDONO E SI CONTRAGGONO IN SE STESSI E NEI
PROPRI CUORI; ESSI ABBRACCIANO L’INFINITO.
12. ALLORA SVABHÂVAT MANDA FOHAT A
CONSOLIDARE GLI ATOMI. OGNUNO È UNA PARTE DELLA TELA. RIFLETTENDO COME UNO
SPECCHIO IL “SIGNORE CHE ESISTE PER SÉ”, OGNUNO A SUA VOLTA DIVIENE UN MONDO.
(“LIBRO DI DZYAN”,
La Dottrina Segreta)
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