A.+F.
Tema: Vergine, Spiga - la via nobile di Servizio.
F.: Diventare spiga, unire polpa e seme è anche unire mente
e cuore in modo da fare il proprio servizio con amore e saggezza. Non è sempre
facile, la dolcezza e la forza sono difficili da armonizzare, l'umiltà può aiutare.
Si, è difficile. Ma che senso ha
vivere senza il senso?
"Forse non c’è suggerimento
migliore, per chi vuole comportarsi da vero servitore, dell’invito a ripetere
giornalmente, con tutta la forza del cuore e della mente, la consacrazione che
conclude il Catechismo Esoterico, incluso al termine di Iniziazione Umana e
Solare. Vorrei ricordare a questi servitori che se sentono ribellione o
ripugnanza per le idee trasmesse da quelle parole vuol dire forse che la loro
coscienza ha gran bisogno di essere impressionata da questo scopo di vita.
Quella consacrazione è la seguente:
Assolvo il mio compito con ferma risoluzione; con sincera aspirazione; guardo in alto, aiuto in basso, non sogno né riposo; lavoro; raccolgo, prego; sono la Croce; sono la Via; passo oltre il lavoro compiuto; calpesto il sé ucciso; uccido il desiderio e lotto, dimenticando ogni ricompensa. Rinuncio alla pace; perdo il riposo, e nella tensione del dolore perdo me stesso, trovo Me stesso ed entro nella pace. A tutto ciò solennemente m’impegno, invocando il Sé superiore.
Via via che s’impara a servire
e il contatto interiore si afferma, la prima cosa che avviene è l’approfondirsi
della vita di meditazione, e si fa più frequente l’illuminazione della mente da
parte dell’anima. Con ciò il Piano si rivela. Non è l’effondersi di quella luce
sui propri progetti, sia che riguardino la vita personale o il campo di
servizio prescelto. Questo deve essere ben capito. Indicherebbe (se ciò
sembrasse accadere) agilità mentale per giustificare le ambizioni personali. È invece il
riconoscimento, nella mente, del Piano di Dio per il mondo relativo al periodo in
cui vive il servitore, e la parte che gli è riservata per secondare coloro su
cui grava la responsabilità di adempierlo. Egli si sentirà allora disposto ad
essere una minuscola parte di un più grande Tutto, e tale atteggiamento non
varia più, neppure quando il discepolo è ormai un Maestro di Saggezza. Egli è
in contatto con una concezione del Piano ancora più elevata, ma umiltà e senso
delle proporzioni rimangono immutati.
Una personalità intelligente e
integrata è adatta a compiere la parte che spetta al servitore nel lavoro
attivo, purché la visione non sia macchiata dall’ambizione personale e l’attività
non degeneri in una corsa o in un febbrile affaccendarsi. L’anima stessa rivela
la mossa successiva nell’opera evolutiva alla mente calma e stabile, impartendo
idee. Tale è il Piano per l’umanità.
La forza che si riversa nella
personalità, dando al servitore la necessaria visione e il senso di potenza che
lo mette in grado di collaborare, scende nel corpo astrale o emotivo. Anche qui
l’effetto è duplice, secondo la condizione del corpo astrale e l’orientamento
interiore. Può accrescere e intensificare l'annebbiamento e approfondire l’illusione,
gettando il servitore in balia degli effetti psichici illusori che vi si
trovano. Quando ciò si verifica, egli emergerà sul
piano fisico illuso dall'idea,
per esempio, di avere sorprendenti contatti personali, mentre ha percepito solo
qualche forma pensiero collettiva dei Grandi Esseri. Si illuderà di essere
stato prescelto come strumento e portavoce della Gerarchia, ma è ingannato
dalle molte voci, poiché la Voce del Silenzio è stata sopraffatta dai clamori
del piano astrale; s’illuderà che non vi sia altra via se non la sua. Oggi
tale inganno e illusione è comune ovunque fra istruttori e operatori, poiché
molti stanno stabilendo un preciso contatto con l’anima e sono trascinati dal
desiderio di servire; tuttavia non sono esenti da
ambizione e tendono ancora soprattutto ad esprimere la personalità e non a
fondersi con il gruppo di servitori del mondo. Ma se riescono a evitare l’annebbiamento
astrale e distinguere il Reale dall’irreale, la forza che affluisce inonderà la
loro vita di vero amore altruistico e devozione al Piano, a coloro serviti dal
Piano e a Coloro che servono il Piano. Notate la sequenza di queste attitudini
e regolatevi in conformità. Allora non vi sarà posto per interesse e
affermazione personali o ambizione egoistica. Si considerano soltanto le
esigenze e la necessità impellente delle iniziative immediate da prendere per
provvedervi, quali si presentano agli occhi del servitore.
Se il cuore e la mente operano all’unisono
(sia in coalizione egoistica per la presentazione di una personalità attiva,
sia in consacrazione altruistica e subordinazione all’anima) la forza fluente
attraverso il servitore stimola il corpo eterico all'azione. Automaticamente il
corpo fisico risponde. È quindi estremamente necessario che il servitore sosti
sul piano astrale e, in sacro e controllato silenzio, attenda prima di
permettere alla forza di fluire nei centri del corpo eterico. Questa pausa di
silenzio è uno dei misteri dello sviluppo spirituale. Una volta che la forza
o energia dell’anima (nella sua purezza originaria o contaminata e sviata nella
sua discesa in manifestazione fisica) ha raggiunto il corpo eterico, il
discepolo medio non può fare altro. Raggiunto quel punto, il risultato è
inevitabile ed effettivo. Il pensiero interiore e la vita di desiderio
determinano l’attività che esprimerà fisicamente. Quando la forza
affluisce in purezza, attiva costantemente i centri sopra il diaframma; quando
è contaminata da inclinazioni personali usa principalmente il plesso solare e
quindi sospinge in manifestazione tutte le illusioni astrali, i grandiosi
ingannevoli fenomeni e miraggi dell’egoismo, inteso nel suo significato mondano
e psicologico. Questo oggi può essere facilmente notato fra i capi di diversi
gruppi."
(Trattato del Sette Raggi, Vol. 2)
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