lunedì 10 settembre 2012

09.09.12



A.+F.

Tema: Vergine, Spiga - la via nobile di Servizio.

F.: Diventare spiga, unire polpa e seme è anche unire mente e cuore in modo da fare il proprio servizio con amore e saggezza. Non è sempre facile, la dolcezza e la forza sono difficili da armonizzare, l'umiltà può aiutare.

Si, è difficile. Ma che senso ha vivere senza il senso?
     
     "Forse non c’è suggerimento migliore, per chi vuole comportarsi da vero servitore, dell’invito a ripetere giornalmente, con tutta la forza del cuore e della mente, la consacrazione che conclude il Catechismo Esoterico, incluso al termine di Iniziazione Umana e Solare. Vorrei ricordare a questi servitori che se sentono ribellione o ripugnanza per le idee trasmesse da quelle parole vuol dire forse che la loro coscienza ha gran bisogno di essere impressionata da questo scopo di vita. Quella consacrazione è la seguente: 
     Assolvo il mio compito con ferma risoluzione; con sincera aspirazione; guardo in alto, aiuto in basso, non sogno né riposo; lavoro; raccolgo, prego; sono la Croce; sono la Via; passo oltre il lavoro compiuto; calpesto il sé ucciso; uccido il desiderio e lotto, dimenticando ogni ricompensa. Rinuncio alla pace; perdo il riposo, e nella tensione del dolore perdo me stesso, trovo Me stesso ed entro nella pace. A tutto ciò solennemente m’impegno, invocando il Sé superiore.
     Via via che s’impara a servire e il contatto interiore si afferma, la prima cosa che avviene è l’approfondirsi della vita di meditazione, e si fa più frequente l’illuminazione della mente da parte dell’anima. Con ciò il Piano si rivela. Non è l’effondersi di quella luce sui propri progetti, sia che riguardino la vita personale o il campo di servizio prescelto. Questo deve essere ben capito. Indicherebbe (se ciò sembrasse accadere) agilità mentale per giustificare le ambizioni personali. È invece il riconoscimento, nella mente, del Piano di Dio per il mondo relativo al periodo in cui vive il servitore, e la parte che gli è riservata per secondare coloro su cui grava la responsabilità di adempierlo. Egli si sentirà allora disposto ad essere una minuscola parte di un più grande Tutto, e tale atteggiamento non varia più, neppure quando il discepolo è ormai un Maestro di Saggezza. Egli è in contatto con una concezione del Piano ancora più elevata, ma umiltà e senso delle proporzioni rimangono immutati.
     Una personalità intelligente e integrata è adatta a compiere la parte che spetta al servitore nel lavoro attivo, purché la visione non sia macchiata dall’ambizione personale e l’attività non degeneri in una corsa o in un febbrile affaccendarsi. L’anima stessa rivela la mossa successiva nell’opera evolutiva alla mente calma e stabile, impartendo idee. Tale è il Piano per l’umanità.
     La forza che si riversa nella personalità, dando al servitore la necessaria visione e il senso di potenza che lo mette in grado di collaborare, scende nel corpo astrale o emotivo. Anche qui l’effetto è duplice, secondo la condizione del corpo astrale e l’orientamento interiore. Può accrescere e intensificare l'annebbiamento e approfondire l’illusione, gettando il servitore in balia degli effetti psichici illusori che vi si trovano. Quando ciò si verifica, egli emergerà sul
piano fisico illuso dall'idea, per esempio, di avere sorprendenti contatti personali, mentre ha percepito solo qualche forma pensiero collettiva dei Grandi Esseri. Si illuderà di essere stato prescelto come strumento e portavoce della Gerarchia, ma è ingannato dalle molte voci, poiché la Voce del Silenzio è stata sopraffatta dai clamori del piano astrale; s’illuderà che non vi sia altra via se non la sua. Oggi tale inganno e illusione è comune ovunque fra istruttori e operatori, poiché molti stanno stabilendo un preciso contatto con l’anima e sono trascinati dal desiderio di servire; tuttavia non sono esenti da ambizione e tendono ancora soprattutto ad esprimere la personalità e non a fondersi con il gruppo di servitori del mondo. Ma se riescono a evitare l’annebbiamento astrale e distinguere il Reale dall’irreale, la forza che affluisce inonderà la loro vita di vero amore altruistico e devozione al Piano, a coloro serviti dal Piano e a Coloro che servono il Piano. Notate la sequenza di queste attitudini e regolatevi in conformità. Allora non vi sarà posto per interesse e affermazione personali o ambizione egoistica. Si considerano soltanto le esigenze e la necessità impellente delle iniziative immediate da prendere per provvedervi, quali si presentano agli occhi del servitore.
     Se il cuore e la mente operano all’unisono (sia in coalizione egoistica per la presentazione di una personalità attiva, sia in consacrazione altruistica e subordinazione all’anima) la forza fluente attraverso il servitore stimola il corpo eterico all'azione. Automaticamente il corpo fisico risponde. È quindi estremamente necessario che il servitore sosti sul piano astrale e, in sacro e controllato silenzio, attenda prima di permettere alla forza di fluire nei centri del corpo eterico. Questa pausa di silenzio è uno dei misteri dello sviluppo spirituale. Una volta che la forza o energia dell’anima (nella sua purezza originaria o contaminata e sviata nella sua discesa in manifestazione fisica) ha raggiunto il corpo eterico, il discepolo medio non può fare altro. Raggiunto quel punto, il risultato è inevitabile ed effettivo. Il pensiero interiore e la vita di desiderio determinano l’attività che esprimerà fisicamente. Quando la forza affluisce in purezza, attiva costantemente i centri sopra il diaframma; quando è contaminata da inclinazioni personali usa principalmente il plesso solare e quindi sospinge in manifestazione tutte le illusioni astrali, i grandiosi ingannevoli fenomeni e miraggi dell’egoismo, inteso nel suo significato mondano e psicologico. Questo oggi può essere facilmente notato fra i capi di diversi gruppi."

(Trattato del Sette Raggi, Vol. 2)
 

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